mercoledì, maggio 03, 2006

Onu: Roma dorme, Berlino agisce...


Ma la nostra diplomazia che fa? E va bene che siamo in una fase interlocutoria, in cui il vecchio governo sta sbaraccando e il nuovo ancora non c'è, ma questo non vuol dire che dovremo tenere le brache calate fino all'avvento del nuovo esecutivo. I fatti? Ebbene, ieri si è riunito a Parigi il cosiddetto 5+1 sulla questione nucleare iraniana. Per 5+1 s'intendono i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite più la Germania.

Bene, dicono gli osservatori: è una buona cosa il fatto che si dialoghi. Un corno! Ci rendiamo conto che i tedeschi stanno agendo come se fossero già membri permanenti del consiglio? Come se lo schema d'allargamento che volevano tedeschi e giapponesi, a cui poi si sono uniti India e Brasile, non fosse stati ricacciato nelle nebbie della trattativa? Da venti anni l'Italia per impedire che il consiglio si allarghi tout court a Germania e Giappone, ricacciando la sola Italia in un ruolo marginale nel Palazzo di Vetro. E ora che, giorno per giorno, i tedeschi stanno rendendo questa ipotesi un fatto compiuto, la nostra diplomazia, il nostro ministro degli Esteri, che comunque è in carica finche' non se ne fa uno nuovo, dorme come ha dormito in questi anni.

La Germania contribuisce meno di noi all'Onu, sia in termini monetari che di uomini impegnati in missioni peacekeeping. La Germania è sicuramente meno rilevante di noi in Iran, paese di cui siamo il primo o secondo partner commerciale e con cui abbiamo una lunga storia di relazioni diplomatiche. Ma, intanto, Berlino si mette al centro della trattativa più delicata dell'anno e Roma dorme...

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