giovedì, aprile 06, 2006

Economist: "Basta, Berlusconi"


Il mondo ci guarda ancora una volta. Il 9 e 10 aprile 2006 gli italiani dovranno recarsi alle urne per decidere chi prenderà in mano le redini del paese per i prossimi cinque anni. Ancora una volta, come nel 2001, il prestigioso settimanale britannico ha preso nel numero oggi in edicola una posizione precisa, che è quella che potete leggere nel titolo.

Cinque anni fa l'Economist definì il Cavaliere "unfit", inadatto, a governare. I motivi erano due: il pesante conflitto d'interessi di cui Berlusconi è portatore e che non non ha risolto, e la mole di processi era è rimane implicato.

Questi motivi, spiega il settimanale, rimangono tutti. "Ma - aggiunge l'Economist - cinque anni dopo noi abbiamo una nuova e ancor più devastante ragione per chiedere la rimozione di Berlusconi dalla sua carica: i suoi risultati".

L'Economist denuncia il fatto che la legislatura berlusconiana è stata caratterizzata da "una valanga" di nuove leggi per impedire la sua condanna nei processi penali. "Ha dedicato gran parte del suo tempo non solo a cambiare le leggi per beneficiare se stesso e i suoi amici, ma anche per delgittimare procuratori e giudici italiani, minando la credibilità dell'intero sistema giudiziario del suo paese".

Poi però il settimanale passa al campo che gli è più congeniale: l'economia. "L'Italia oggi, tra le grandi economie europee, è quella che cresce più lentamente", spiega il settimanale. Il paese è in crisi di competitività, dice ancora l'Economist, e il governo Berlusconi ha cancellato i miglioramenti che il suo predecessore era riuscito a ottener enella finanza pubblica. Col risultato che deficit e debito pubblico ("il terzo al mondo") crescono ancora. Berlusconi, ancora, non ha fatto le riforme e le liberalizzazioni che ci si aspettava, a parte le riforme del mercato del lavoro e delle pensioni.

Ovviamente poi l'Economist analizza anche i limiti della coalizione di centrodestra. Pone dubbi sulla capacità di Romano Prodi di fare le riforme visto il fatto che, se dovesse vincere le elezioni, andrebbe a Palazzo Chigi a capo di una coalizione eterogenea di cui fanno parte anche forze che non hanno idee liberali nel loro Dna, come i comunisti. Inoltre, pone dubbi sulla politica estera che il governo Prodi potrebbe seguire in considerazione delle idee del Professore sull'Europa ("è un fedele dell'idea di un superstato federale europeo") e sull'atteggiamento rispetto agli Stati Uniti.

Dubbi che, tuttavia, non indeboliscono la scelta di campo del prestigioso settimanale. Sentite come conclude l'articolo: "E' sull'economia che si svolgerà il test critico. Disgraziatamente, la gran parte degli italiani ancora non si rende conto di quanto sia diventata malata la loro economia. Per questa ragione, potrebbero non essere pronti per i sacrifici di una riforma. Berlusconi non potrebbe certo spingerli a questi e rimane inadatto a quel ruolo in ogni caso. Gli italiani dovrebbere votare per Prodi, non per il Cavaliere (ndr: in italiano nel testo)".

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1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Basta, Berlusconi.
Basta davvero, non se ne può più.
La tracotanza, la presunzione, l'autoreferenzialità (e l'illegalità apertamente avallata come strumento di azione quando a beneficio del proprio interesse economico e del proprio entourage) portate all'eccesso più sfrenato e trasformate in "norma" che la società è quotidianamente "costretta" ad accettare: che tristezza infinita....
Ma la tristezza più grande è vedere che ci ha "intortati" tanto bene in tutti questi anni, infarciti come tacchini di programmi televisivi demenziali e barzellette scipite, che la maggioranza degli italiani ancora si "beve" tutte le carambolate che quotidianamenti ci propina..... a cominciare (finire?) dalla scandalosa e strumentale interferenza nel caso Alitalia, che solo quella dovrebbe bastare a convincere anche i più accaniti a NON VOTARLO PER NESSUN MOTIVO!
E invece................... Silenzio, tutti a capo chino, tutti a testa bassa e ci ingolliamo l'ennesimo fallimento, in tutti i sensi :-(

12:41 PM  

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