giovedì, marzo 30, 2006

Benvenuto Abdul!


Dunque Abdul Rahman, l'afgano convertito al cristianesimo che era stato condannato a morte nel suo paese, è in Italia. Degna iniziativa del nostro paese, che ha contribuito a salvare la vita a quest'uomo. E' sempre importante quando ci muoviamo per questi principi.

Tuttavia, va sottolineato, resta un caso in cui siamo riusciti a intervenire. E va ricordato che i nostri militari, in quel paese, sostanzialmente contribuiscono al mantenimento di uno Stato che condanna a morte per motivi religiosi.

Inoltre, anche questo voglio puntualizzarlo, non è possibile che parliamo dell'Afghanistan o dell'Iraq ormai solo per "casi esemplari": il rapimenti, il bambino ferito e portato a curarsi in Italia, l'eventuale uccisione di uno o più nostri militari in teatro. Dobbiamo renderci conto che in entrambi i paesi continua un conflitto e noi ci siamo dentro. Quindi, una maggiore attenzione a quel che succede nel mondo, senza semplificazioni sceme (tipo: i cinesi bollivano i bambini) sarebbe per tutti noi doverosa.

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