giovedì, luglio 20, 2006

Il ruolo dell'Iran nel conflitto

Allora, prima di tutto, marcopolo mette le manone avanti. Quando si scrive di queste cose (Iraq docet), non si è mai certi di niente: non si sa mai se si sta accedendo a informazione, controinformazione o disinformazione. Quindi, oggi raccontiamo questa ricostruzione dell'origine del nuovo conflitto israelo-libanese preavvertendo che è UNA ricostruzione. La certezza che sia realistica o falsa il tempo, o forse neanche il tempo, ce la darà.

Protagonista della storia è il carismatico leader delle milizie sciite libanesi Hezbollah, Hassan Nasrallah. Secondo la rivista Intelligence Online, di solito ben informata, Nasrallah il 4 luglio scorso si è recato a Damasco, la capitale della Siria, con la scusa d'incontrare il nipote del defunto ayatollah Ruhollah Khomeini. Scopo del viaggio era tutt'altro: prendere ordini per realizzare un piano pensato a Teheran con il benestare di Damasco.

Nasrallah sarebbe andato nella capitale siriana accompagnato dal suo numero due, Hassan Khalil. Nell'ambasciata iraniana avrebbe incontrato il segretario del Consiglio nazionale di sicurezza iraniano Ali Larijani, conosciuto anche come negoziatore nella crisi nucleare iraniana, e altri importanti esponenti militari e dei Pasdaran. In quell'occasione il leader degli Hezbollah avrebbe avuto il preciso ordine di rapire i soldati israeliani, com'è accaduto poi il 12 luglio scorso. L'ordine, in un secondo momento, avrebbe ricevuto anche l'avallo del presidente siriano Bashar Assad.

Da un punto di vista operativo, Teheran avrebbe immediatamente fornito alle milizie sciite libanesi 250 esperti di missili dell'esercito iraniano e un migliaio di Pasdaran in vista dell'attacco.

Su questa versione marcopolo vuole fare alcune considerazioni:

1) Se fosse vera, sarebbe facilmente ipotizzabile che il rapimento del soldato israeliano a Gaza da parte di uomini di Hamas ha un'origine eterodiretta molto simile;
2) Questa versione rafforza le affermazioni israeliane, secondo le quali l'operazione sarebbe stata voluta dall'Iran per sviare l'attenzione dalla questione nucleare;
3) La versione potrebbe essere anche originata da servizi o fonti israeliane o di altra natura, per carità. Comunque accredita l'idea che Iran e Israele si stanno confrontando come potenze regionali e che questo in corso è solo un episodio di un conflitto che sarà ben più lungo;
4) C'è tuttavia un'altra considerazione che è stata fatta da Debkafile, un sito internet considerato vicino ai servizi dello Stato ebraico: è in corso una partita di poker tra Washington e Teheran che passa sulle teste di Israele e Libano.

Insomma, tutto ci fa comprendere come qua la questione è ben più grossa sia dell'eliminazione degli Hezbollah o della caduta in Palestina del governo di Hamas, sia dei razzi katyusha lanciati sulle città israeliane.

Infine due notizie di cronaca. La prima riguarda le operazioni militari di terra in Libano, che secondo Debka sarebbero ben più estese di quanto ufficialmente Israele non ammetta. La seconda viene dalle forze israeliane, secondo le quali i razzi lanciati dagli Hezbollah avrebbero superato quota 1.600, pari al 50 per cento della forza di fuoco stimata della milizia sciita libanese.

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