lunedì, maggio 29, 2006

L'Iran non ha paura delle sanzioni


In uno dei commenti è stato chiesto a marcopolo un aggiornamento su quanto sta accadendo attorno all'Iran. L'invito è arrivato in un momento opportuno, visto che proprio questa settimana (giovedì) ci sarà la riunione 5+1 ( i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite - Usa, Russia, Gran Bretagnia, Francia e Cina - e la Germania) per discutere il testo di un'eventuale risoluzione unitaria che delinei come procedere nei confronti di Teheran.

Il vertice di giovedì riprenderà i temi di quello condotto nella scorsa settimana a Londra. L'ipotesi è che la bozza di risoluzione, che dovrà poi essere portata al Consiglio di sicurezza, includa l'ipotesi di sanzioni se l'Iran non rispetterà la volontà della comunità internazionale di veder fermate le attività di arricchimento dell'uranio, che potrebbero portare alla costruzione di bombe atomiche. Dall'altro lato, la risoluzione potrebbe comprendenre anche incentivi a rispettare le indicazioni del Consiglio di sicurezza.

Secondo il ministro degli esteri israeliano Tzipi Livni, che oggi era in Turchia, l'Iran è in grado di costruire armi nucleari in pocnhi anni, quindi la comunità internazionale deve intervenire immediatamente con sanzioni economiche.

E Teheran? Il regime degli ayatollah, sempre oggi, s'è fatto sentire. Il messaggio è univoco: l'arricchimento dell'uranio non si ferma. "Tutte le informazioni secondo cui l'Iran rinuncerà ad arricchire l'uranio nel proprio paese per spostare questa attività in Russia non sono accurate", ha detto il portavoce del governo iraniano Gholam Elham. Si va verso il muro contro muro?

Alcune link collegate alla notizia:

Associated Press
France Presse
Reuters
International Herald Tribune
TicinoOnLine (in italiano)
SwissInfo (in italiano)

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