martedì, maggio 23, 2006

Referendum Montenegro, la Serbia accetta il verdetto


Oggi una buona notizia. Il presidente serbo Boris Tadic ha riconosciuto i risultati del referendum che in Montenegro ha stabilito la separazione dalla Serbia. Una buona cronaca della questione la troviamo sul sito internet della Bbc.

Non era scontato. I risultati ufficali danno una vittoria dei sì alla separazioned el 55,5 per cento. Perche' il referendum fosse valido, i sì avrebbero dovuto raggiungere il 55 per cento.

"Come voi sapete, noi eravamo favorevoli nel mantenere uno stato comna, ma come democratico e come presidente di un paese democratico, accetto pienamente la decisione della maggioranza dei cittadini del montenegro", ha detto Tadic.

La presa di posizione del presidente è importante e non viene messa in ombra dalle dichiarazioni del primo ministro Vojislav Kostunica, che al momento preferisce attendere i risultati definitivi. Non dimentichiamo che quella regione è quella che ha vissuto il peggiore massacro, in Europa, dalla fine del secondo conflitto mondiale.

La Serbia per anni è stato il paria della politica europea. Una posizione saggia (e ripeto: non scontata) sulla secessione del Montengro è un importante risultao del tanto bistrattato processo d'integrazione europea.

Il Montenegro di Milo Djukanovic ora può guardare con un certo ottimismo nell0inizio di un proceso di avvicinamento all'Europa. "Sono convinto che il Montenegro potrebbe essere il prossimo paese della regione a unirsi all'Ue, dopo Romania, Bulgaria e Croazia, che sono molto più avanti col processo".

Belgrado, invece, ha visto una brutta battuta d'arresto nel processo d'integrazione per la sua scarsa cooperazione nella caccia ai presunti criminali di guerra (Ratko Mladic e Radovan Karadzic in primis). Tuttavia questa posizione dialogante dovrebbe spingere l'Ue a riconsiderare la posizione serba, fermo restando che i Mladic e i Karadzic devono essere consegnati e processari. E che il banco di prova più pesante non sarà tanto il Montenegro, ma il Kosovo.

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