lunedì, maggio 21, 2007

Nigeria, Pfizer accusata d'aver usato bimbi come cavie


Come testare l'efficacia d'un nuovo, remunerativo farmaco? Secondo le accuse provenienti dallo stato di Kano, in Nigeria, e diffuse dalla stampa nigeriana e dall'agenzia missionaria Misna, basta usare bambini africani come cavie umane.

Il governo di Kano ha presentato una denuncia contro la controllata nigeriana della multinazionale farmaceutica Pfizer, secondo la quale almeno 200 bambini sarebbero stati utilizzati come cavie umane per un medicinale fino a quel momento sperimentato solo sui maiali.

I farmaci che sarebbero stati provati sono il Trovan e il Ceftriaxone. Nel ricorso presentato dal procuratore generale dello Stato, Aliyu Umar, sono ben 29 i capi d'accusa contestati allaPfizer, tra cui: "condotta non etica, circonvenzione d'incapace, cospirazione, occultamento di prove, simulazione e omicidio divittime innocenti". Secondo il governo dello stato di Kano, infatti, i test dei medicinali effettuati avrebbero portato alla morte 18 dei 200 bambini usati e causato danni irreversibili (malformazioni, cecità, danni cerebrali, paralisi) agli altri 182.

In base alla ricostruzione dei fatti dell'accusa, nel 1996 la Pfizer si propose, durante un'epidemia di morbillo, all'interno di programma d`emergenza lanciato dall'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms). Oltre alle normali operazioni sanitarie previste dal piano internazionale, la Pfizer, sempre secondo l'accusa, avrebbe scelto 200 bambini, li avrebbe portati in una struttura a cui potevano accedere solo i dipendenti della multinazionale.

I bambini, successivamente, sarebbero stati divisi in due gruppi: a 99 sarebbe stato somministrato un alto dosaggio di Trovan e ai restanti 101 un basso dosaggio di Ceftriaxone. I programmi e le attività della Pfizer, sempre secondo il documento dell`accusa di cui il quotidiano Daily Trust di Abuja ha riportato ampi stralci, sarebbero stati condotti con modalità"altamente segrete" e sarebbero state il vero motivo dell'intervento 'umanitario' del personale della causa farmaceutica in Nigeria.

Salate le richieste di risarcimento: 2,7 miliardi di dollari. 25 milioni di dollari andrebbero a rimborso per le spese sostenute dallo stato di Kano per le cure ai bambini-cavia; 350 milioni di dollari per le spese di sostegno alle vittime; 200 milioni di dollari spesi per sradicare i pregiudizi che l'episodio ha causato tra la popolazione e che, negli anni, hanno portato al fallimento di altre campagne d'immunizzazione.

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