sabato, settembre 09, 2006

Saddam alleato di Osama? Tutte balle!


Stava preparando la bomba atomica, aveva stretto un patto con Osama Bin Laden...Per mesi i cosiddetti esperti di geopolitica avevano ammorbato il circuito mediatico globale con disquisizioni dotte e dettagliate sulla pericolosità di Saddam Hussein, il macellaio di Baghdad. Lo scopo: creare agli Usa le condizioni per attaccare l'Iraq.

Erano tutte balle. Saddam era un tiranno sì, ma un tiranno come tanti altri, con alcuna possibilità di mettere a rischio la sicurezza globale, come l'amministrazione Bush e i suoi fan sparsi nei cinque continenti volevano farci credere.

A dirlo non è qualche network antimondialista, ma il Senato degli Stati Uniti d'America che ha pubblicato due rapporti sulle cause della guerra in Iraq. In questi documenti, si esclude che Saddam avesse stretto alleanze con i fondamentalisti islamici. Come a dire: l'attacco all'Iraq non c'entra un fico secco con la Guerra Globale al Terrorismo.

"Saddam Hussein - afferma una delle conclusioni del rapporto - non aveva alcuna fiducia in Al Qaida e considerava gli estremisti islamici come minacce al suo regime, rifiutando tutte le richieste di Al Qaida di aiuto materiale e operativo".

Stampiamocele in mente queste parole, in queste ore in cui settori neoconservatori Usa stanno imbastendo una campagna nella speranza (speriamo vana) di far scoppiare un'altra guerra, che sarebbe ben più sanguinosa, nei confronti dell'Iran.

I rapporti potete leggerli cliccando sulle seguenti link:

http://intelligence.senate.gov/phaseiiaccuracy.pdf
http://intelligence.senate.gov/phaseiiinc.pdf

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2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

quando il presidente bush ha compilato una graduatoria degli uomini più pericolosi al mondo, credo che abbia dimenticato di metterci il proprio nome come incipit.

10:59 AM  
Anonymous Anonimo said...

Il problema non è spiegarlo a Saddam Hussein ma a tutti quei civili uccisi, a quelle donne e bambine stuprate dai soldati. Non è una questione di missione di pace come vorrebbe farci credere ancora Fini e tutti quelle marionette della politica contaminata dall'antidemocrazia americana che ha seminato solo odio e razzismo nei confronti dei popoli mussulmani. Il terrorismo non si combatte uccidendo e bombardando ma con l'intelligence. Come ha detto il senatore veterano Andreotti, anch'io sarei un terrorista se fossi vissuto per 50 anni in un campo di concentramento se ogni giorno vedevo uccidere un mio caro e si mi avessero bombardato la mia proprietà.

11:13 AM  

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