giovedì, settembre 21, 2006

Il presunto attentato di Damasco. Molto presunto.


Esiste una professionalità anche nel preparare e realizzare attentati. E i tizi che, pare, volessero colpire il 12 settembre scorso l'Ambasciata Usa nella capitale della Siria, Damascon, non è che fossero troppo professionali. Anzi, lo sono stati così poco da far sospettare alla rivista specializzata d'intelligence francese Intelligence Online che si sia trattato una pure e semplice montatura dei servizi segreti di Bashar Assad.

Tutto è accaduto il 12 settembre, un giorno dopo la commemorazione dei cinque anni dagli attentati negli Usa. Un gruppo attacca l'Ambasciata Usa con armi automatiche e bombe a mano. Nella sparatoria muoiono tre fondamentalisti e uno muore il giorno dopo. Il regime di Damasco s'affretta ad attribuire l'"attentato" ad al Qaida, che torna sempre utile in queste situazioni.

Allora, Intelligence Online afferma che, secondo sue fonti "credibili", l'operazione sarebbe stata organizzata dai due servizi segreti siriani. Uno di questi, il servizio militare guidato dal generale Amin Charabeh, già in passato ha organizzato operazioni del genere.

Scopo della manovra, secondo la rivista, sarebbe stato il tentativo di mandare un segnale a Washington: non siamo uno stato terrorista e possiamo essere utili nell'assistenza contro il fondamentalismo islamico. Il regime di Assad, il cui partito è il Baath "cugino" del Baath di Saddam Hussein, è laico-nazionalista, ma negli ultimi anni, specie con la recrudescenza del conflitto libanese, è spesso associato alle mire regionali dell'Iran.

Damasco è riuscita a conquistare il plauso degli americani con l'operazione, da questo punto di vista è stato un successo. Però, s'è creato un probemino. Mentre Bashar Assad era favorevole alla manovra, appoggiato anche dal secondo lato del triangolo che governo la Siria, il fratello Maher Assad, il terzo uomo forte del paese, il generale Assef Shawkat no, anche perché l'operazione l'ha messo in difficoltà con i servizi Usa, con cui è in contatto. Pare che Bashar e Maher lo stiano mettendo gradualmente da parte.

La cronaca e la storia hanno sempre più lati. Per avere un'idea di quel che succede nel mondo, bisogna guardarli tutti.

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